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Argomentario «Referendum contro il finanziamento dell’agenzia di protezione delle frontiere europee Frontex»

Che cosa è Frontex
  • Frontex è l’agenzia della guardia di frontiera e costiera dell’Unione Europea, creata nel 2005. Da allora, si è passati da un budget di 6 Mio. di Euro a 11 Mrd. per il periodo 2021-202, una crescita del 7000 %. In termini di personale, la task force di Frontex sarà aumentata con 10.000 guardie di frontiera entro il 2027, assumendo in questo modo dimensioni simili ad un esercito permanente.
  • Le attività principali di Frontex sono:
    1. Rimpatrio di «immigrat* irregolari» (anche cosiddetti “Push-backs” direttamente e indirettamente illegali).
    2. Pianificazione e attuazione dei rimpatri nell’intera UE
    3. Aggiornare le autorità locali di controllo delle frontiere e dotarle di know-how (soprattutto nel campo della sorveglianza attraverso l’allineamento agli standard e ai sistemi europei).
    4. Redazione di cosiddette «analisi dei rischi» che includono raccomandazioni di azioni, come ad esempio il rafforzamento dei controlli alle frontiere, l’espansione delle operazioni di Frontex o l’aumento delle risorse all’agenzia.
  • Per svolgere queste attività, Frontex non solo opera direttamente alle frontiere esterne dell’UE e all’interno dei vari paesi europei, ma anche in un numero crescente di paesi terzi (più di venti collaborazioni attive) attraverso la crescente esternalizzazione del regime migratorio dell’UE. Frontex collabora, ad esempio, con la guardia costiera libica, che intercetta le barche di persone migranti e le riconduce forza in Libia, dove vengono detenute in condizioni caratterizzate da una grande violenza e precarietà. Frontex sostiene attivamente l’espansione della sorveglianza aerea nel Mediterraneo, mentre allo stesso tempo le missioni ufficiali di salvataggio continuano ad essere ridotte. Le attività di Frontex promuovono il discorso razzista sulla migrazione come una minaccia costante, con analisi di rischio che vengono usate in particolare come auto-legittimazione per espandere il campo di applicazione dell’attività dell’agenzia stessa. Dal 1993, la politica dell’UE di chiusura al mondo esterno è costata più di 40.500 vite, molte di più se si include il numero di casi non denunciati.
Collegamenti tra Frontex e la Svizzera

In veste di membro dell’area Schengen, la Svizzera sostiene Frontex dal 2009 sia finanziariamente che in termini di personale. Ora il Consiglio Nazionale ha approvato un budget annuale di 61 Mio. di franchi fino al 2027. Questo rappresenta circa il 5% del bilancio totale di Frontex, il che significa che la Svizzera contribuisce notevolmente al disumano regime isolazionista dell’UE. Come Stato Schengen, la Confederazione non ha diritto di voto nella pianificazione di nuove competenze e leggi e può solamente esprimere la sua opinione in merito.

La Svizzera, come porto sicuro per produttori di materie prime, centro bancario internazionale e produttore di armi, trae grandi vantaggi da questo sistema mondiale capitalistico e approfitta del violento sistema migratorio di chiusura europeo. Pertanto contribuisce in significativamente a generare molte
delle cause che mettono le persone in fuga dal proprio paese.

Chiediamo
  • NO al finanziamento e al sostegno del personale di Frontex da parte della Svizzera!
  • Abolire Frontex come simbolo della violenta politica migratoria europea!
  • Fermare la criminalizzazione della migrazione in Europa e la militarizzazione delle sue frontiere!
  • Abilitare la migrazione sicura invece di impedirla con la violenza!
  • SÌ alla libertà di movimento per tutt*!
Testo del referendum

Referendum contro il Finanziamento dell’agenzia
europea della guardia di frontiera e costiera Frontex

Referendum contro il decreto federale del 1° ottobre 2021 che approva e traspone nel diritto svizzero lo scambio di note tra la Svizzera e l’UE concernente il recepimento del regolamento (UE) 2019/1896 relativo alla guardia di frontiera e costiera europea e all’abrogazione dei regolamenti (UE) n. 1052/2013 e (UE) 2016/1624 (Sviluppo dell’acquis di Schengen).

Pubblicato nel Foglio federale il 12 ottobre 2021.

I cittadini e le cittadine svizzeri/e sottoscritti/e aventi diritto di voto, fondandosi sull’art. 141 della Costituzione federale del 18 aprile 1999 e conformemente alla legge federale del 17 dicembre 1976 sui diritti politici (art. 59 segg.), chiedono che il decreto federale del 1° ottobre 2021 che approva e traspone nel diritto svizzero lo scambio di note tra la Svizzera e l’UE concernente il recepimento del regolamento (UE) 2019/1896 relativo alla guardia di frontiera e costiera europea e all’ab- rogazione dei regolamenti (UE) n. 1052/2013 e (UE) 2016/1624 (Sviluppo dell’acquis di Schengen) sia sottoposto a votazione popolare.

Comitato per il referendum

«No Frontex Referendum»
Migrant Solidarity Network
Waldmannstrasse 17a
3027 Bern